Cane stressato? Attenti ai rumori domestici

Attenzione ai rumori di casa: potrebbero stressare il tuo cane

Attenzione ai rumori di casa: potrebbero stressare il tuo cane. A dirlo una recente ricerca dell’Università Davis, in California, che punta il dito specialmente contro i rumori ad alta frequenza come le grida di un bambino o il suono emesso dai rilevatori di fumo. Questi dispositivi, infatti, sono progettati per svegliare efficacemente le persone dal sonno profondo e sono quindi comunemente impostati a una frequenza di circa 3.000 Hz, molto fastidiosa, quindi, per i cani che, indipendentemente dalle loro dimensioni corporee, hanno una sensibilità all’udito particolarmente elevata nell’intervallo 1.000-8.000 Hz.

Meno problematici, ma pur sempre fastidiosi (anche in relazione alla peculiare sensibilità di ciascun animale) sono risultati i rumori a frequenza più bassa, come quello dell’aspirapolvere.

Non solo, dunque, tuoni e fuochi d’artificio, anche i suoni familiari della nostra casa possono mettere a dura prova i nostri pelosi e – in alcuni casi – persino provocare dolore.

Sappiamo che ci sono molti cani che hanno sensibilità al rumore, ma sottovalutiamo la loro paura perché non tutti siamo capaci di leggere il linguaggio del corpo“, ha in proposito commentato Emma Grigg, una delle autrici dello studio.

Come fare, allora, per individuare i primi segnali di malessere?

Tra i segnali d’ansia che devono metterci in allarme ci sono mugolii, latrati, brividi, tremori e tendenza a nascondersi, ma attenzione pure a gesti meno evidenti. Un cane stressato infatti potrebbe anche leccarsi le labbra, ansimare, voltare la testa, irrigidirsi o portare le orecchie all’indietro.

Per i proprietari, dunque, è fondamentale imparare a interpretare correttamente il linguaggio del corpo degli animali: la ricerca ha infatti evidenziato come spesso, in mancanza di tale sensibilità, si tenda a sottovalutare (o persino ad ignorare) il malessere del proprio cane, a volte reagendo persino con divertimento ai segnali di paura lanciati dall’animale.

Riuscire invece a cogliere ogni minimo accenno di paura e stress non solo consentirà di salvaguardare il benessere dell’animale, ma anche di ridurre al minimo lo sviluppo di problemi comportamentali legati all’ansia.