EMERGENZA COVID-19 – ULTERIORI INDICAZIONI PER L’EROGAZIONE DELLE PRESTAZIONE MEDICO VETERINARIE

In attesa delle nuove disposizioni della Presidenza del Consiglio e delle eventuali norme regionali, annunciate dal ministro Speranza che oggi “ durante l’informativa in Senato sulla situazione dell’emergenza coronavirus, ha confermato il prolungamento delle misure restrittive adottate dal governo per contenere la diffusione dell’epidemia. “I dati migliorano ma sarebbe un errore cadere in facili ottimismi. L’allarme non è cessato e per questo è importante mantenere fino al 13 aprile tutte le misure di limitazioni economiche e sociali e degli spostamenti individuali”  nonché a seguito di richieste di precisazioni da parte di colleghi, Fnovi ribadisce che le prestazioni medico veterinarie devono essere erogate esclusivamente se vengono garantite le note misure di contenimento della diffusione di COVID-19.

Le strutture medico veterinarie devono ricevere per appuntamento – per evitare assembramenti
Solo persone in salute possono recarsi dal medico veterinario – una persona per ogni animale
Indicazione in tutti i locali e aree della struttura per il rispetto delle distanze di sicurezza – almeno 1 metro.
DPI per tutto il personale e per i proprietari di animali in visita.
Le indicazioni sul rispetto delle norme di contenimento della diffusione del contagio sono ovviamente da osservare per tutte le prestazioni, per tutte le specie e le tipologie di pazienti animali, nelle strutture come negli allevamenti di animali DPA o da altre produzioni.
Fnovi ha tradotto le indicazioni generali di FECAVA  che possono essere di ulteriore supporto a quelle redatte il 17 marzo da Fnovi

Anche le prestazioni ritenute necessarie a tutela della salute e del benessere animale devono essere sempre erogate nel rispetto delle norme in vigore e del Codice deontologico.
La salute è una sola – OneHealth – e nessuno, tanto meno dei professionisti della salute, possono ritenersi immuni dal SARS- CoV2 e comportarsi in modo irresponsabile mettendo a rischio la salute dei cittadini, facilitando la diffusione di una malattia come COVID-19.
Possiamo e dobbiamo lavorare in scienza coscienza e professionalità, senza scorciatoie che possono avere conseguenze catastrofiche su tutti.